Racconti di vita frugale, di autoproduzione, decrescita, riciclo, decluttering e downshifting , che sono parole spesso citate nei miei post. Uno stile di vita semplice, progetti creativi e di vita di una famiglia assolutamente sperimentale e di due bambine. Idee che dalla mia testa finiscono su queste pagine. Gocce di vita, esperienze e ricette da condividere e da copiare! Benvenuti in questo mondo!

lunedì 13 aprile 2020

Le feste in quarantena



Se lo scorso anno mi avessero detto che come oggi , come ieri, sarei dovuta rimanere chiusa in casa mi sarei fatta una bella risata. Infatti, come da tradizione, le nostre giornate di Pasqua e Pasquetta sono sempre state all'insegna della convivialità, in campagna, dai nostri amici. Forno acceso, pane pronto per essere infornato, pizza gogo lunghe camminate nelle campagne circostanti . Immancabile, la frittata di asparagi! Purtroppo quest'anno abbiamo dovuto fare un' inversione di rotta , quindi la nostra pasquetta si è svolta sul terrazzo. Il sole è stato complice, un piacevole tepore ci ha accompagnati per tutta la giornata. All'insegna di un picnic quasi reale, abbiamo pensato di fare un pane lievitato con i semi di finocchio , morbido, altissimo, che ci siamo divertiti a farcire con le verdure. Quest'anno, come da tanti anni a questa parte, non abbiamo neanche voluto l'uovo tradizionale, troppa carta, troppi imballi. Lo abbiamo sostitutito con le nostre tradizionali cullure, dolci poco dolci di pasta frolla a forma di ghirlanda, che domani vi mostrerò. 
La clausura ci porta a vivere la vita molto lentamente, apprezzando ogni singolo momento trascorso insieme. La medaglia ha sempre due facce: è vero si sta in casa, ma quanto tempo stiamo guadagnando per condividere momenti di aggregazione familiare che altrimenti sarebbero stati centellinati a causa del lavoro, della vita frenetica, dei vari impegni che ci hanno tenuti prigionieri della quotidianità. Adesso, lo yogurt sta fermentando, il pane sta lievitando, il kefir sta per essere travasato, la musica ci accompagna in queste lunghe giornate, che si concludono normalmente con la visione di un bel film. Un'altra cosa che sto attrezzando di questa quarantena e il tempo che mi sono ritagliata per leggere quella pila di romanzi che avevo lasciato nel nello scaffale, uno su tutti, la biografia di Laura Ingalls, e la sua vita fantastica nelle praterie americane della fine dell’ottocento. Stranamente le ragazze non si lamentano, hanno perfettamente capito che occorre stare in casa e che ci saranno bei momenti futuri da trascorrere all'aperto, con gli amici. Buona serata, carissimi!

martedì 24 marzo 2020

Le 100 (20-40) cose da fare in quarantena - ovvero come trasformare la necessità in virtù.


buon pomeriggio! cosa fate di produttivo oggi?
eccomi qui con altre 20 idee da realizzare stando a casa. il tempo la fa da padrone e quindi via !

21. camminare per casa
22. riordinare la libreria
23. declutterare il cassetto svuotatutto e di più
24. scrivere un diario
25. organizzare un piccolo barbecue
26. scrivere le date di compleanno di amici e parenti su un vecchio calendario
27. fare un pisolino
28. pensare cose belle
29. creare un quaderno delle ricette
30. farsi il deodorante in casa
31. cantare le tue canzoni preferite
32. scrivere una fiaba a lieto fine
33. riordinare gli orecchini
34. preparare una crostata
35. impastare le piadine
36. rifoderare una vecchia scatola
37. riguardare le vecchie fotografie
38. sognare ad occhi aperti
39. mettere ordine in dispaensa
40. preparare una spremuta di agrumi

eh sì, proprio una bella spremuta di agrumi. il colore arancione, il gusto aspro, il notevole carico di vitamine contenuto nel bicchiere non possono che fare bene, al corpo ed all'umore.
l'abitudine di bere la spremuta dovrebbe accompagnarci ogni giorno, preferibilmente al mattino, per ricevere lo sprint necessario affinchè si inizi una buona giornata! mai come adesso..un abbraccio a tutti quelli che passano da qui!

lunedì 23 marzo 2020

Le 100 (1-20) cose da fare in quarantena - ovvero come trasformare la necessità in virtù.


certe volte, nella vita, siamo costretti a fare di necessità virtù.
siccome sono del parere che ogni medaglia abbia due facce, se da un lato c'è la prigione dorata che è al momento è la nostra casa, dall'altro c'è il tempo che possiamo impiegare per far sì che questo soggiorno forzato sia efficace e produttivo.
come vedete, la parola TEMPO, anche in questo caso, è la chiave di lettura di tutto.
ho pensato di elencare le prime venti di cento cose che possiamo realizzare in questo periodo, che vanno dalla coltivazione dei sentimenti, allo svago, alla produzione casalinga di beni necessari per la sopravvivenza. il tutto a casaccio, anche qui il mio disordine prevale!
  1. godere della compagnia dei coinquilini
  2. chiacchierare con i figli
  3. trovare il lato positivo anche laddove sembra che non ci sia
  4. essere RESILIENTI 
  5. guardare film poco impegnativi
  6. coltivare piante sul balcone
  7. guardare il cielo e meditare
  8. preparare un bel dolce
  9. scrivere delle lettere, anche se poi non le spedirete mai
  10. fare dei cruciverba
  11. riordinare i cassetti
  12. spolverare nei posti remoti della vostra casa
  13. pensare a ciò che vorrete fare quando tutto sarà finito
  14. leggere un buon libro
  15. imparare una nuova lingua
  16. ridurre la mole di abiti stipati nell'armadio
  17. chiamare i vecchi amici
  18. videochiamare i familiari
  19. autoprodurre il sapone (sapeste che relax!)
  20. riposare, ad occhi chiusi, sulla vostra poltrona preferita.
certo, se avete idee da condividere, fatelo pure che mi fate felice.
oggi, nello specifico, voglio soffermarmi sulla preparazione del sapone. 
il sapone può essere fatto con la soda caustica e l'olio di oliva, addizionato di olio essenziale. sul web si trovano tanti validi tutorial. Per chi non avesse la soda caustica e fosse impossibilitato a reperirla, è possibile ottenere del sapone, in questo caso liquido, partendo da comuni saponette che più o meno tutti abbiamo in casa.
fare il sapone non solo rilassa, ma impegna qualche ora della nostra giornata, senza contare la soddisfazione nell'ottenere un prodotto naturale, senza sostanze nocive e senza imballo. Sono anni che utilizzo il mio sapone, per una scelta etica ed ecologica. l'immagine che vedete è dell'ultima saponificazione di qualche mese fa: il sapone solido dura molto tempo e quindi basterà prepararlo 2 o 3 volte l'anno, dipendentemente dalle persone e dall'uso che se ne fa. Il sapone solido può essere utilizzato per tutto, anche per la doccia. vi suggerisco, con un vecchio asciugamano, di cucire dei sacchetti dove alloggiare la saponetta sotto la doccia, in modo da utilizzarli come fossero spugne, con il detergente dentro!!



domenica 22 marzo 2020

La lentezza forzata, ovvero come rimodulare la propria esistenza.

ed eccomi qui. dopo più di un anno. un anno nel quale sono entrata centinaia di volte in questo blog, ma che non ho mai aperto per scrivere qualcosa. non ne conosco il motivo. forse non avevo niente di importante da comunicare, forse mi sono sentita oberata di altri impegni che hanno appesantito la mia mente. oggi, d'impulso, sono qui. il periodo terribile che ormai fa parte della nostra quotidianità e verso il quale siamo completamente impotenti, ci ha fatto ben capire quanto infinitesimi siamo noi esseri umani. tante volte abbiamo peccato di grandezza e onnipotenza. la storia ci ha smentito. questi giorni ci hanno letteralmente smontato la tesi. siamo, di fatto, chiusi in casa, ossessionati dalla presenza di un nemico invisibile, in agguato, pericoloso. la nostra esistenza, in 48 ore, è stata sconvolta. da amanti del passeggio a topi di cantina, da consumatori consumisti a domiciliati a caccia di beni primari. questo è il tempo della riflessione. del ritorno alle origini ancestrali. la lentezza forzata alla quale ci assoggettiamo nel quotidiano è tempo. tempo per noi, tempo per capire qual è il  nostro ruolo nel mondo. tempo per l'anima. tempo per elencare i nostri tanti limiti.

il tempo trascorso in casa è cosa preziosissima. cerchiamo di occuparlo, di riscoprire il bello del fare, del manipolare, del creare,dello sperimentare cose nuove. questo mio tempo è impiegato per la riflessione, la meditazione..ma anche l'autoproduzione che fino ad un mese fa dovevo centellinare perchè fuori casa per giornate intere.
cosa sto facendo? ve lo racconto nel prossimo post. vi anticipo però che da qualche giorno, qualche minuto prima di pranzare, si fa la pasta in casa, tutti insieme, nella riscoperta di legami soffocati dalla routine quotidiana e dalla velocità supersonica dei nostri tempi.


venerdì 1 marzo 2019

la nostra vita senza plastica in cucina - primo tempo

 Vivere senza plastica non solo si può, ma si DEVE. Arrivati a questo punto di sofferenza del nostro pianeta è un accorgimento che si deve adottare, se non vogliamo soffocare nel petrolio.
Ovvio, tutto è molto graduale. Noi ci abbiamo messo anni per eliminare (quasi) definitivamente la plastica dalle nostre vite, la plastica usa e getta intendo.
Dico quasi perchè c'è sempre chi spaccia sacchetti, vaschette e piatti di plastica per ogni occasione. Per esempio, l'altra sera, cena tra amiche dove ognuno porta qualcosa. E ci sono scappate due vaschette di alluminio con relativi coperchi e sacchetti.
La prossima volta ricorderò loro di portare il cibo in stoviglie di ceramica..non per altro, l'esperienza insegna!

Come dicevo, ci sono voluti anni di lavoro e consapevolezza. Oggi dell'usa e getta non abbiamo più bisogno, sia che siamo in due, in quattro, in trenta.
Tra ritrovamenti nella credenza della nonna, lasciti della zia, scambi ed acquisti mirati, la nostra credenza è pronta a soddisfare l'utenza più disparata.
fanno parte del patrimonio anche una pila di ciotole che vanno dall'XXL alla S, che ospitano impasti, insalate e creme, ricordi di viaggio e di esperienze, tutte di vetro e di ceramica. Non abbiamo usa e getta, questo è sicuro.
idem per tazzine e barattoli di zucchero e caffè, comprato sfuso o in carta.
acqua in bottiglia di plastica? mai più. No, grazie! L'acqua si prende alla fontana o alla casetta dell'acqua, insieme al vino (siamo astemi..ma i nostri amici no) ed alla birra sfusi.

Se qualcuno volesse avvicinarsi al mondo senza plastica, è neofita, titubante, guardingo e dubbioso, direi :

  1. che con piccole azioni si può cambiare il mondo!
  2. che occorre avere pazienza
  3. che è necessario fare piccoli sacrifici, fosse anche una semplice fila alla casetta dell'acqua
  4. che una casa deplastificata è una casa meno tossica
  5. che occore fare attenzione agli imballi, privilegiando la carta e lo sfuso ed ancora il vetro per latte e yoghurt se non si autorpoduce
  6. che ci si deve divertire ad autoprodurre
  7. che si deve chiedere agli amici di condividere e rispettare questo stile di vita
  8. che occorre avere un kit da esterno: borraccia e buste di stoffa (ma di questo parlerò più dettagliatamente in un altro post)
  9. che è necessario riorganizzare la dispensa
  10. che magicamente vivrete più sereni ed appagati!
felice pomeriggio green

mercoledì 27 febbraio 2019

l'incredibile leggerezza del fare

Qualunque cosa tu possa fare o sognare di fare, incominciala! L’audacia ha in sé genio, potere e magia
(Goethe)

In effetti, se non si incomincia e se non si prova, non si saprà se si è riusciti a fare qualcosa.
E' da qualche anno che mi sono avvicinata al magico mondo dell'autoproduzione, sicuramente per motivi etici ed ecologici e , perchè no, per risparmiare parecchio denaro.
il discorso sarebbe lungo: si risparmia se si compra al discount, ma non sempre ciò è garanzia di qualità. si spende troppo per una famiglia quadrimembri se si va in farmacia.
se poi a questo si aggiunge lo smodato spreco di plastica e di carta passa la voglia completamente.
non sono una biologa, non sono un'alchimista e neppure una farmacista.
lungi da me l'idea di circondarmi di alambicchi e pozioni, mi piacerebbe ma sarei totalmente incapace.
però, dopo una luuuuunga autoformazione, credo di aver raggiunto dei compromessi.
il mio autoprodurre cosmetici parte da uno studio allarmante sulle componenti dei normali prodotti di consumo quotidiano: detersivo, dentifricio, detergente intimo/viso/corpo.
non vorrei essere catastrofica, ma molti di questi prodotti contengono sostanze nocive, quali i parabeni nel migliore dei casi e la formaldeide nel peggiore.
insomma, ad un certo punto ho detto basta!
il tutto sopracitato parte da semplici prodotti, facilmente reperibili:

  • sale
  • bicarbonato
  • argilla
  • sapone di marsiglia
  • olio di oliva
  • olio di mandorle
  • glicerina
  • olii essenziali
oggi pomeriggio, per esempio, ho fatto il detergente mani/viso/corpo in pochissime mosse
non è la mia prima volta, ragion per cui non ho incominciato a scrivere dei post in merito prima

mi sono serviti:
  • 2 lt di acqua 
  • 50 gr sapone marsiglia puro (ho optato per i provenzali bio-normalmente utilizzo il sapone autoprodotto con la magica Daniela, al momento fuori sede..e da sola ancora non mi sento di utilizzare la soda)
  • 2 cucchiai di olio di mandorle
  • 2 cucchiai di glicerina vegetale
  • 10 gocce di olio essenziale di vaniglia (ho utilizzato quello commestibile!)
io ho utilizzato il bimby ma se ne può tranquillamente fare a meno. l'ho utilizzato perchè ho una vecchia coppa che uso solo per preparazioni non alimentari (ma so che c'è chi lo utilizza tranquillamente per tutto, visto che gli ingredienti sono naturali) che mi fanno guadagnare tempo e mi velocizzano il tutto.
quindi, per chi ha il bimby: 
  • tagliare grossolanamente il sapone e polverizzarlo gradualmente per una decina di secondi
  • aggiungere acqua, olio e glicerina e fare andare per 13 minuti a 80°
  • al 14° minuto aggiungere 10 gocce di olio essenziale
  • travasare nei contenitori
con questo quantitativo ho ottenuto 2 litri di sapone, non ho prodotto imballi, non metto sulla pelle misture eccessivamente nocive.
senza bimby si lascia sciogliere il sapone lentamente e si fa bollire per quindici minuti, un paio di minuti prima di spegnere la fiamma si aggiunge l'olio essenziale e si mescola delicatamente.

il sapone si conserva per qualche mese, di più non ho mai provato perchè ne produco per il tempo necessario, considerando che si prepara in un quarto d'ora.
l'olio di vaniglia può essere sostituito con l'olio di lavanda, di agrumi e si può aggiungere anche una goccia di olio di tea tree

la glicerina e l'olio di mandorle sono facilmente reperibili in qualsiasi parafarmacia, farmacia, sito web o, se in grandi quantitativi su naissance,com che li vende in bottiglioni da litro.

il costo totale per 2lt di prodotto, in proporzione agli ingredienti utilizzati, non arriva neanche a 2 euro.
e voi che aspettate mettere le mani..nella saponetta?
e noi? al prossimo spignatto:)




lunedì 25 febbraio 2019

elogio alla lentezza


La lentezza è la vera ricchezza.
(Proverbio)

Più guardo avanti e più mi piace la lentezza. Non la lentezza del bradipo, ma la lentezza delle emozioni, quella che mi induce alla riflessione ed al sentimento.
La lentezza come piacere di costruire i pensieri, senza fretta. Piccoli ritagli di tempo. Già, tempo, quello che scorre veloce ma che noi, con il nostro atteggiamento, possiamo rallentare.
Non che io abbia paura di invecchiare o di vivere nuove vite; non vorrei però voltarmi indietro e non trovare momenti e memorie, perchè magari troppo impegnata nella velocità della quotidianità.
Chiaro, costa qualche sacrificio in termini economici. Fare straordinari, ricoprire nuovi incarichi fa lievitare le finanze..ma fino a che punto..ed a che prezzo?
Fino a qualche anno fa uscivo di casa al mattino e rientravo non prima del tramonto, almeno 3 o 4 volte la settimana.
Poi mi sono fermata un attimo, ho rallentato, ho riflettuto, ho ponderato ed ho lasciato tutto ciò che era superfluo e non indispensabile.
E' stata una delle scelte migliori della mia vita.
Sono rinata. Ho riorganizzato le giornate, ho dedicato il tempo libero a ciò che occorre per compensare l'altra mezza giornata di lavoro, ascoltando musica e chiacchierando in compagnia di belle persone. E che sarà se non potrò avere l'ultima mise del famoso stilista o la borsa dei vip? Ci sono cose, alla fine, che non si comprano. Ma sono scelte personali, non condivisibili ma ugualmente degne di nota e di rispetto, reciprocamente parlando.
Allo stato attuale, ho uno stipendio modesto da dignitoso, molte mezze giornate da dedicare alla famiglia, all'autoproduzione, agli scambi ed agli amici (non necessariamente in questo ordine). E vado avanti cercando, nel mio piccolo, di diffondere una nuova filosofia di vita e delle nuove abitudini, fatte di condivisione e cose piccole, ma grandi ed appaganti. E sono contenta di leggere parole dedicate a me, da perfetti sconosciuti, per i quali sono un pochino ino di ispirazione. Chissà che un giorno non metta nero su bianco...;)
buona serata